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Padre Ferro Giuseppe (1890 - 1968)
 
Padre Giuseppe Ferro è una figura tra le più gloriose della Provincia di Torino del secolo scorso. Era nato a Marcorengo (To) il 29 ottobre 1890 e, dopo i primi studi nel seminario di Casale, era entrato a Chieri nel 1908 tra i missionari vincenziani. Nel 1916 fu ordinato sacerdote a Torino e subito dopo si applicò agli studi di specializzazione laureandosi in Lettere nel 1920 con una dissertazione sulla letteratura greca e due relazioni sulla storia della filosofia e la grammatica latina. Subito dopo, nel 1920, a trent’anni, fu trasferito a Scarnafigi, dove passò la maggior parte della sua vita: prima come direttore della Scuola Apostolica e poi come superiore. Solo per un breve intervallo, tra il 1947 e il 1948, fu a Chieri. La Scuola Apostolica, che subentrò al Collegio di Scarnafigi, è stata una sua creazione e, attraverso ad essa, ha forgiato un’intera generazione di missionari, parecchi ancora oggi viventi. Gli ultimi anni della vita, a partire dal 1954, li ha passati come professore di lettere a Sarzana, dove è morto il 23 agosto 1968.

Aveva una grande capacità educativa che aveva acquisito non solo con lo studio, ma anche grazie alla sua sensibilità nel rapporto con la gioventù. Possedeva naturalmente il gusto del bello e nell’insegnamento sapeva far gustare i capolavori letterari. Così con lui la scuola non era mai una noia, ma il luogo della scoperta della bellezza della vita. Allo zelo di padre Ferro però non bastavano gli impegni della direzione della Scuola Apostolica in periodi non certo facili come quelli della Guerra e del ministero della predicazione e delle confessioni. La sua sensibilità e il suo spirito di carità universale lo portarono a occuparsi fattivamente delle situazioni socio-economiche della zona rurale di Scarnafigi. Sono molte le famiglie che ancora oggi lo ricordano con riconoscenza per averle aiutate nelle condizioni di bisogno. Si può ben dire che ha contribuito con la sua genialità educativa e caritativa ad elevare socialmente non solo la popolazione, ma anche l’ambiente di questo borgo contadino, istillando nelle famiglie il buon gusto nel rendere le loro abitazioni esteticamente più belle. Il suo interesse non si è fermato al piccolo paese: tanto nelle umili parrocchie di campagna, come nelle città vicine, è stato un’anima del Volontariato Vincenziano.

La foto riproduce un ritratto eseguito dal pittore scarnafigese Nino Parola, che scoprì il proprio talento artistico grazie all'intuito del padre Ferro.

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